La famiglia mista si caratterizza per l’appartenenza di uno dei partner ad un gruppo culturale differente. Questa diversità pone di fronte a diverse sfide che vanno dalla comunicazione interna alla famiglia stessa, alle relazioni sociali, cioè al mondo del lavoro, della scuola, delle amicizie e dei parenti acquisiti. La differenza culturale mette in gioco tutti i nostri valori e credenze e ci invita costantemente a riflettere sulla validità dei nostri modi di agire e di pensare. Ci sono fattori che possono rendere molto difficoltoso questo percorso e l’ingresso di una presenza altra (il terapeuta) può diventare fondamentale per agevolare l’armonia della nuova identità familiare.
Talvolta sono le famiglie di origine a scoraggiare le unioni miste, poichè a loro dire sono foriere di problemi (quasi a dire che le coppie di uguale appartenenza culturale non ne abbiano!) e a negare il sostegno emotivo necessario di chi, pur con sacrificio, sceglie per esempio di seguire il proprio partner in un paese diverso e si trova a dover ricostruire la propria vita sociale e professionale da zero. Altre volte sono i nostri figli che, ponendoci ogni giorno di fronte a decisioni difficili nel lungo viaggio dell’essere genitori, ci fanno dubitare di poter “resistere” ad altre sfide e ci fanno temere di esporli ad ulteriori rischi.
Chi fa parte di una coppia mista sa che deve rinegoziare constantemente le proprie credenze e abitudini, ma non solo: deve essere pronto a fronteggiare molteplici ostacoli che provengono dall’ambiente esterno. Dopo l’allontanamento dal proprio paese di origine,- o il senso di responsabilità che deriva dall’aver allontanato il proprio partner dal suo paese di origine-, si profilano quotidiane sfide di tipo sociale, culturale, professionale e spesso anche legali e burocratiche.
Ma, circoscrivendo al momento la realtà di una coppia mista che decide di condividere la propria vita insieme, quali saranno gli elementi di successo per questa unione?
Riflettendo sulla mia esperienza professionale e personale, io ne ho individuati almeno 3:
1/ARMONIA
L’armonia si realizza quando è possibile mantenere le proprie radici culturali e allo stesso tempo ci si scopre curiosi verso la cultura dell’altro. Questo atteggiamento rivela il valore che diamo alla terra in cui siamo cresciuti e siamo stati educati, e al contempo ci traghetta verso la creazione di una nuova cultura famigliare, solo nostra, ma sempre aperta a nuovi cambiamenti. La consapevolezza e la comunicazione autentica (e mai giudicante), diventano così gli strumenti principi per trasformare le differenze in risorse. Quando in una coppia vige l’armonia, diventa molto più semplice sostenere e difendere la propria identità di coppia mista anche all’esterno.
2/RISPETTO
Chi fa parte di una coppia mista sa bene che non esistono ovvietà o verità che possano essere sottointese o date per certe. Questo significa che le parole, diventano suoni confusi quando i loro significati non sono ugualmente riconosciuti e condivisi. Quindi e’ necessario accertarsi di dare lo stesso significato ai concetti che si discutono. E poi… Chi si occupa dei lavori domestici? Chi decide il nome dei figli? Chi gestisce il budget familiare?
Queste sono solo alcune delle incombenze quotidiane che qualsiasi famiglia si trova ad affrontare. Quando la cultura e’ diversa, entrano in gioco molti altri fattori quali la religione, le tradizioni, la cultura popolare ecc.. che possono creare fraintendimenti e frustrazioni. Trovare una strada di incontro è possibile sempre quando ci si ascolta e non solo si parla, quando ci si prende una pausa per riflettere anzichè reagire impulsivamente. Quando ci si guarda negli occhi per ritrovare i motivi che ci hanno portato a stare insieme. Resta fondamentale riconoscere e legittimare i valori culturali dell’altro perchè rimanga sempre bilanciato lo stesso rapporto di coppia. Il rispetto è la qualità essenziale di chi riconosce all’altro la facoltà di essere diverso, non solo per cultura o colore della pelle, ma semplicemente come essere umano.
3/ SENTIMENTO
Amore, affetto, passione, amicizia. I sentimenti contengono una virtu’ imprescindibile costituita dalla presenza dell’altro. L’altro è colui che ispira, consente, accende e motiva le nostre azioni. Non importa se cosa ci ha fatto incontrare è stata un’attrazione incontrollabile o un lunghissimo scambio in chat: quel che importa è quel che è successo dopo, il fatto che abbiamo deciso di costruire qualcosa insieme, di condividere il nostro futuro.
Nelle coppie miste, lo sforzo di consolidare una identità di coppia condivisa, sembrerebbe essere uno degli ingredienti per spiegare la maggiore consapevolezza dei partner. Si resta insieme nonostante le difficoltà quotidiane, si resta insieme quando disagi personali (problemi di inserimento nel nuovo paese, trauma da separazione e da allontanamento, senso di colpa o stati depressivi) invadono anche le altre sfere della vita in comune. Il desiderio di stare insieme, di creare una famiglia, di costruire, nascono e crescono quando il sentimento di amicizia e di amore rimane vivo.
Nonostante le continue sollecitazioni di tipo pratico e la necessità di consolidare il proprio status anche da un punto di vista burocratico (permessi di soggiorno, visto lavorativo, procedimenti di residenza ecc) diventa importante ricordare sempre quali sono le ragioni che hanno portato alla scelta di stare insieme. Ritagliarsi piccoli spazi per stare con gli amici, fare sport, dedicarsi a degli hobby anche da soli, sono momenti portatori di equilibrio e di maggiore serenità. Avere un atteggiamento propositivo e attivarsi per costruire una propria identità sociale nel nuovo paese ospitante sono elementi che incidono fortemente nel personale processo di integrazione.
Certo non intendo esaurire qui una tematica cosi complessa ed articolata, ma mi sento di dire che l’unione fra due persone (etero e non, ovvio!) di nazionalità diversa può essere l’esperienza più arricchente della vita o diventare il terreno più aspro del conflitto di coppia. I 3 elementi di cui ho scritto sopra, uniti alla motivazione, credo possano rendere questo percorso davvero speciale. Se fai parte di una coppia mista e in questo momento ti senti in difficoltà, non aspettare altro tempo, chiedi un sostegno.